
Scuola riconosciuta dal CNCP (Coordinamento Nazionale Counselor Professionisti)
Presidente Dott. ROCCOALDO LUCIDO

“ MASTER IN GESTALT COUNSELING INTEGRATO "
Consigliare gli altri, nell’ambito scolastico, religioso, ospedaliero o aziendale, richiede una profonda empatia, la comprensione del carattere e delle tensioni interne della personalità, la capacità di accettare e rispettare gli altri senza falsi moralismi, l’umiltà di non imporre le proprie scelte di vita.
Il compito del counselor è quello di favorire lo sviluppo e l’utilizzazione delle potenzialità del cliente, aiutandolo a superare quei problemi di personalità che gli impediscono di esprimersi pienamente e liberamente nel mondo esterno.
Il superamento del problema, la vera trasformazione, comunque, spetta solamente al cliente: il counselor può solo guidarlo, con empatia e rispetto, a ritrovare la libertà di essere sé stesso”. (da “L'arte del Counseling” di Rollo May).

Tradurre il termine counseling risulta difficile in relazione al fatto che il suo significato si pone in uno spazio intermedio tra due
concetti correlati, ma distinti: la consulenza e la relazione di aiuto.
Il counseling è, in effetti, una consulenza all’interno di una relazione di aiuto.
La consulenza è un intervento nel quale vengono messe in gioco le competenze specifiche di un professionista.
Una relazione di aiuto è, invece, un processo nel quale un soggetto attraverso l’offerta di tempo, attenzione e rispetto, talvolta col sostegno di specifiche metodologie, aiuta un altro che è in difficoltà a ritrovare risorse e modi per condurre in modo produttivo la sua esistenza.
Il counselor può possedere
due distinti livelli di competenze: uno
specifico, relativo a un determinato settore (medico, scolastico, di orientamento, sanitario, sociologico, aziendale, eccetera) e l’altro,
generico
ma fondamentale, che attiene al modo di entrare in relazione ed essere di aiuto a persone che sperimentano un disagio. Il secondo livello di competenza è quello più complesso da acquisire e viene strutturato nel corso della formazione per essere calato nello specifico ambito applicativo.
In questo senso il counseling è una metodologia trasversale a tutte le professioni che prevedono la relazione tra persone come determinante essenziale in termini decisionali e applicativi allo svolgimento dell’attività.
Queste professioni sono anche di frequente a rischio di burn out e necessitano della piena efficienza dell’individuo per raggiungere un elevato livello di produttività.
Ne consegue che l’applicazione di interventi di counseling potenziano enormemente gli standard qualitativi di determinate professioni.

Qui di seguito i contatti delle sedi territoriali:
SiPGI SICILIA
Presidente
Dr. Roccoaldo Lucido
Via Osorio, 24 - Trapani
Tel. +39 0923 1961869


master in gestalt counseling integrato
Hygiea - Via Osorio, 24 Trapani
Tel. 0923 1961869
Un'opportunità occupazionale nelle relazioni d'aiuto
Un possibilità nutriente di crescita personale
Un valore aggiunto alla propria professione
Un percorso per il ben-essere

master in COUNSELING NUTRIZIONALE
Il corso è coordinato didatticamente dal dott. Rocco Aldo Lucido, farmacista, counselor esperto in medicina naturale, formatore e supervisore SiPGI Sicilia. Vede la presenza di didatti di esperienza nei settori sociale, di prevenzione, biologico e psicologico come il prof Lavanco per gli aspetti sociali, il dott. Antonello Chiacchio, presidente SiPGI Basilicata, psicoterapeuta ed esperto in disturbi alimentari, la dott.ssa Giovanna Bassi, farmacista e counselor esperta in counseling nutrizionale, e didatti counselor e terapeuti della rete SiPGI.
Saranno 7 weekend teorico-pratici; ci si può iscrivere contattando la segreteria al +39 0923 1961869 (martedì 9:00-13:00; mercoledì e giovedì 16:00-20:00) o direttamente il coordinatore dott. R.A. Lucido al +39 339 6462368 .
Sede del master e contatti
Hygieia - SiPGI Sicilia, Via Osorio, 24 - 91100 Trapani.
Tel: +39 0923 1961869
Cel: +39 339 6462369
Email: sipgisicilia@gmail.com
Coordinatore Scientifico
Dott.ssa Elena Gigante
Responsabile e coordinatore didattico:
Dott.ssa Cristina Gigante
Responsabile - coordinatore:
Dott. Rocco Aldo Lucido
master GESTALT IN ETà EVOLUTIVA
L’arte di curare un bambino tutto intero
“ Ciò che muore oggi, non è la nozione di uomo, ma una nozione insulare dell’uomo, isolato dalla Natura e dalla propria natura. Ciò che deve morire è l’auto-idolatria dell’Uomo, che si ammira nell’immagine convenzionale della propria razionalità”. (Edgar Morin)
A partire dalla mia esperienza di ogni giorno e attraverso il ricorso a esempi e casi clinici, il lavoro che presento mira a delineare i fondamenti teorici, gli assunti di base e i principali modelli di lavoro di quella parte della Terapia della Gestalt che, all’interno dei contesti operativi della salute mentale, si occupa dei bambini (0-12 anni).
A tale scopo, vengono illustrate e discusse – oltre alle metodiche e alle tecniche tipiche dell’approccio gestaltico al bambino - le principali fasi del processo psicoterapeutico infantile, nonché gli elevati livelli di specificità che, in ciascuna fase del processo, caratterizzano il “sapere”, il “saper essere” e il “saper fare” dello psicoterapeuta gestaltico infantile in un contesto – quello della Salute Mentale – che necessita, oggi più che mai di un deciso e ormai irrimandabile cambio di rotta.
Specificità e differenze che – sia pure sembrano scavare distanze “tecniche” incolmabili tra il lavoro clinico con l’adulto e il lavoro clinico con il bambino – possono agilmente superarsi se e quando il terapeuta della Gestalt accoglie e si predispone a superare antichi retaggi tecnici per acquisire ed integrare – prima o ben oltre le teorie e le tecniche – soprattutto nuove epistemologie, nuovi paradigmi scientifici ed attitudini relazionali, atteggiamenti esistenziali e mentalità di lavoro che sappiano e possano traghettarci “oltre l’individualismo” e la frammentazione, per riconnettere la nostra pratica, oltre che alla cura del Sé, anche alla cura dell’Altro e del Mondo.
ARRABBIATI E INTIMANDOGLI IL SILENZIO, GLI ADULTI DISAPPROVANO
“Non puoi essere così impudente.
I vestiti dell’imperatore sono bellissimi
E solo che tu, stupido, non li vedi”
Il bambino è sbalordito, un intero mondo si sgretola. “Come posso credere ai miei sensi?
Se vedo non mi amano?
Ho più bisogno del loro amore che della verità.
È dura da mandar giù ma imparo la mia lezione sull’adattamento”
Potrebbe essere andata diversamente
(chi conosce le leggi delle favole?)
se permetto al bambino di gridare
“Il re, il re è nudo!”
E né disapprovazione, né rimprovero
reprimono le sue proteste.
Potrebbe smascherarli in quanto stupidi
che tollerano l'inganno.
Oh, vergognati, re caduto
ingannatore ingannato che inganna se stesso!!!
(Fritz Perls)